SITCOM: IN VIA DI LICENZIAMENTO 74 DIPENDENTI. LA TONA: LO SQUALO (SKY) CI HA FERITO QUASI MORTALMENTE
Per molti era inevitabile, per altri sembrava ci potesse essere ancora una speranza. E invece, stando a quanto riportato da Sic Cgil, la società Sitcom – la “bad company” di Valter La Tona ora sostituita in toto da LT – ha avviato la procedura di licenziamento per 74 dipendenti su 94. Dopo anni di cassa integrazione e a seguito di iniziative editoriali poco chiare e dal dubbio successo – come l’acquisizione di EDB (ex Sportitalia) che ha portato alla nascita e alla chiusura immediata dei canali LT Sport – il gruppo LT sembrerebbe deciso a “mollare” Sitcom al suo destino, assieme a tutti i dipendenti.
Nella nuova strategia di La Tona ci sarebbe l’intenzione di dare a LT una struttura snella con pochi dipendenti e ampio uso di personale esterno, riusando i dipendenti licenziati per le singole produzioni. Ovviamente per La Tona la colpa è solo di Sky che ha portato ad un ridimensionamento forzato della produzione – come dichiarato sulla pagina Facebook dell’editore - in seguito al mancato rinnovo del contratto per i canali Alice, Marcopolo e Leonardo. Peccato che i dipendenti fossero in cassa integrazione da almeno due anni, quando l’azienda che fa capo a Rupert Murdoch era ancora in discreti rapporti con il gruppo italiano.
Parlare di omicidio ad opera dello squalo, “superstar della comunicazione nazionale e mondiale che ci ha umiliato, azzannato, ferito quasi mortalmente” parrebbe quantomeno esagerato. Sembra invece che LT e Valter La Tona abbiano trovato il colpevole – Sky, appunto – da dare in pasto alla stampa italiana.
Per carità, la decisione dell’azienda satellitare di chiudere con LT può essere anche messa in discussione, ma il lancio di Alice in terra tedesca, la partenza di una diretta mattutina, la nascita continua di nuove produzioni (e nuovi personaggi), l’acquisto di EDB all’asta per ottenere tre spazi sulla LCN inutilizzabili e il lancio di tre nuovi canali sportivi per chiuderli dopo poche settimane, fanno venire qualche dubbio sulla strategia di difesa adottata da La Tona.