MASTERCHEF 4: SCELTI I 20 CONCORRENTI
Ricordati di santificare il giovedì. E’ con questo comandamento televisivo che la squadra di MasterChef si rivolge al proprio pubblico nel doppio appuntamento speciale natalizio, con una scelta inconsueta ma certamente piacevole per gli aficionados al talent culinario più apprezzato d’Italia. Non ci si ferma neppure il 25 dicembre, si deve correre dritti verso la scelta dei venti concorrenti che esprimeranno il loro talento nella cucina più ambita del piccolo schermo.
E allora si accendano i motori, anzi i fuochi: via al terzo episodio. Dopo una parentesi-coda con gli ultimi concorrenti che si esibiscono nel live cooking, si viene catapultati subito alla penultima prova della selezioni, la prova dell’Hangar. Da una parte i giudici che recitano la solita preghiera del sogno di entrare nella Masterclass, dall’altra i 40 migliori aspiranti chef che dopo essere stati inizialmente divisi in quattro gruppi da dieci, si cimentano con un compito di grande precisione da completare in un lasso di tempo di soli dieci minuti. Under pressure, neanche a dirlo, con il tempo che diventa la loro Nemesi peggiore.
La prova dell’Hangar – da 40 a 28 aspiranti MasterChef
Dieci tipi di frutta, un coltello a sega e un coltello morbido per i tagli precisi: il primo gruppo alza la scatola nera e scopre che deve realizzare una macedonia ben bilanciata e calibrata. Dopo una sessione di Fruit Ninja dal vivo volano sulla pedana (quella dei 28 migliori) sette concorrenti su dieci.
E’ già il momento del secondo gruppo che ha un compito forse ancor più arduo: sul tavolo di lavoro ci sono olio, aceto, sale, uova e limoni. E come esclama Joe Bastianich: “Non ci vuole Sherlock Holmes per capire che dovete fare la maionese”. ‘Impazzisce’ solo la maionese di due, vanno avanti in otto.
Il terzo gruppo deve confrontarsi con le ‘pomme parisienne‘, patate che richiedono una tecnica di taglio inappuntabile (devono risultare perfettamente tonde). In sei su dieci fanno i Giotto e si uniscono agli altri quindici.
Dall’ultimo gruppo, infine, escono indenni in sette e se hanno ancora l’opportunità di tenersi stretto quel grembiule lo devono alla loro abilità di squamare i branzini.
Secondo episodio – da 28 a 20 MasterChef
Ora niente scherzi, anzi niente bufale: si fa tremendamente sul serio. Con una presentazione sorprendente, viene svelato l’ingrediente principe della prova: la mozzarella di bufala, appunto. Ma il modo in cui i concorrenti lo scoprono è a dir poco singolare: via il telo nero con la grande M di Masterchef e voilà su uno schermo eccoti comparire il faccione di una bufala, che in sé non avrebbe nulla di strano se non fosse che, come per incanto, cominciano a cadere mozzarelle su tre canali che poi confluiscono in un recipiente. Quelle saranno le mozzarelle che i 28 cuochi amatoriali, in soli 45 minuti, dovranno incoronare come vere regine dei loro piatti: la posta in gioco è massima, l’imperativo è vincere (come diceva il buon Frankie), ma qui c’è anche spazio per il fair play (Simone presta metà della sua mozzarella a Nicolò che l’aveva persa). Il tempo è agli sgoccioli, come la mozzarella di bufala: time is out, ora l’ardua sentenza.
MasterChef 4: i 20 concorrenti
Bruno Barbieri invita ben nove concorrenti a presentarsi davanti ai tre giudici del “tribunale” di MasterChef: per loro non c’è bisogno neanche dell’assaggio per emettere la sentenza perché sono cuochi, non persone che credono di esserlo (Carlo Cracco dixit). Arianna, Paolo, Maria, Simone, Valentina, Serena, Filippo e Stefano sono i primi ad accedere nel gotha della quarta edizione di MasterChef.
Il resto delle selezioni, invece, non è tutto rose e fiori: subito si consuma la prima separazione coatta di serata, con un meccanismo a dir poco crudele. Vengono chiamate a raccolta le due Federica, fresche amiche, per far saper loro che solo una delle due andrà avanti: è la mamma che accede alla MasterClass, mentre la ragazza napoletana torna a casa in lacrime. Stesso il destino per Chiara e Nicolò, i due patiti di MasterChef, (l’uno delle galline ornamentali, l’altra dei funghi) che vanno a far compagnia agli altri in pedana. A loro si unisce anche Amelia., studentessa e figlia di un cuoco che osteggia il suo sogno. Dopo qualche ‘due di picche’, arriva il poker di sì per Ilaria, Alessandro, Silvana e il Conte Giuseppe.
Siamo al countdown finale: dopo che anche Gabriele e Carmine si guadagnano l’ambito grembiule, si uniscono al treno dei desideri che conduce a MasterChef 4 Fabiano e la timida Viola, che con il suo ‘riservatezza’ elimina il pretenzioso piatto ‘De Chririco: amore e metafisica’ di Simona.
La puntata è finita, ma non disperate: il 2015 ci porterà il MasterChef di sempre, con in più 20 nuovi personaggi in cerca d’autore.