PAGELLE TV DEL 2014: I PERSONAGGI (BOCCIATI)
0 a Luca e Paolo, Geppi Cucciari e Virginia Raffaele. Tra flop e speranze mal riposte, i “caschetti “della comicità non hanno vissuto un bel 2014 catodico. Desaparecidos.
1 a Fabio Fazio. Un Festival di Sanremo così noioso e pretenzioso ce lo ricorderemo per anni. Reduce dal successo dell’anno precedente, il conduttore ha “mal pensato” di adagiarsi sugli allori e ripetere gli stessi schemi, puntando ancor di più su scelte di nicchia e dal sapore radical chic. Sul fronte Che Tempo Che Fa, il programma procede su livelli discreti; ben lontani però dai risultati record di un tempo. Recidivo.
2 a Max Giusti. Il suo hobby sta pericolosamente diventando quello di collezionare flop. Croce Rossa.
3 a Simona Ventura. Se qualche anno fa qualcuno ci avesse detto che la “regina di Rai2″ sarebbe finita su un piccolo canale che ha sede in Albania ci saremmo fatti una sonora risata. E, invece, stanca di essere fuori dai giochi, forse delusa da Sky e scottata dal secco “no” di Mediaset, ha accettato di finire a condurre un reality senza né capo né coda. Se, invece, Miss Italia, nelle sue mani, non è definitivamente morta, non può dirsi nemmeno rinata. Qualche anno fa voleva “brillare per la sua assenza” e in effetti con X Factor c’è riuscita e probabilmente anche all’Isola sarà rimpianta; peccato che a lungo andare il pubblico inizierà a dimenticare le sue gloriose gesta catodiche. Maria Antonietta alla Bastiglia.
3 a Paola Perego. Diciamoci la verità: un po’ è sfortunata, un po’ se le cerca. SeLa Vita in Diretta era una corazzata poi calata con lei a picco (per ragioni essenzialmente legate al cambio editoriale e alla concorrenza), il contenitore domenicale era, invece, già da prima del suo arrivo in “condizioni critiche”. Una missione impossibile, quella di risollevare il programma, che, malgrado gli sforzi, al momento è fallita. Avrebbe fatto bene a concentrarsi solo sulle prime serate. Autolesionista.
4 a Gerry Scotti. Preso probabilmente dalla smania da video ha accettato di approdare ad Avanti Un Altro al posto di Paolo Bonolis. Quello non è il contesto adatto a lui. Finiti i tempi in cui era perennemente in onda, con lo slittamento de Lo Show dei Record, non ha avuto prime serate tutte sue (Opera Pop a parte). Senza Identità.
4 a Giovanni Floris. Pensava di essere indispensabile e che il suo nome bastasse a garantire il successo. E, invece, Giovanni Floris si è dovuto scontrare con una dura realtà su La7. Ballarò è calato? D’accordo ma siamo sicuri che con la sua conduzione, in una stagione complicata per i talk e con un eventuale nuovo competitor su La7, avrebbe mantenuto inalterato il proprio pubblico? Gallo cedrone.
5 a Veronica Maya. Bistratta in malo modo da Giancarlo Leone che prima – senza preavviso e inutilmente – la rimuove da Verdetto Finale e poi cambia idea sulla sua conduzione di Linea Bianca, attualmente è disoccupata ma – ironia della sorte e complice l’uscita di seno a Tale e Quale Show – non è mai stata così popolare. Una smisurata visibilità che, nell’attesa di un nuovo impegno, potrebbe giovarle. Cenerentola 2.0.
5 a Victoria Cabello. Da un lato l’ex iena può brindare ad un prestigioso ritorno in tv, dall’altro a X Factor non ha lasciato il segno rendendo ancora più impietoso il confronto – che a ben guardare ha poche ragioni di esistere – con Simona Ventura. Dovrebbe trovare la sua dimensione, ma del resto se a 40 anni la si definisce ancora giovane qualcosa che non va c’è. Pecorella smarrita.
@mattiabuonocore
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