PIPPO BAUDO: LA RAI MI TRASCURA, E’ UN’INGIUSTIZIA, LA TV E’ LA MIA VITA
Alla presentazione dei palinsesti della prossima stagione la Rai ha annunciato di voler realizzare, tra i tanti eventi, una serata speciale che festeggi i suoi 80 anni. Ma lui ad essere commemorato come un caro estinto non ci pensa proprio: il riferimento è a Pippo Baudo che, in un’intervista a Il Corriere della Sera, coglie l’ennesima occasione per lamentarsi della mancata riconoscenza da parte della tv di Stato, rea di averlo messo in panchina troppo presto.
“Non voglio sfogliare l’album dei ricordi. Sono proiettato sul domani. Non c’è cosa più malinconica che pensare alle emozioni passate. Domani è un altro giorno, come dice il film… Per me la tv è la vita: la faccio da 54 anni. Quando si accende la telecamera dimentico tutto. Sono un pugile nel suo ring. (Andare in video) è una vitamina, un tenermi in vita. Solo la riconoscenza del pubblico mi allevia dai dispiaceri. Questa quarta parte della mia carriera è stata trascurata dalla Rai. Non me lo spiego. Se fossi reduce da profondi insuccessi capirei…semplicemente chi è nelle leve di comando non vuole che io ci sia. E’ un ingiustizia.”
Parole condivisibili quelle di “Super Pippo”. Se è vero che gli ultimi esperimenti (Cinquanta su Rai1 e Il Viaggio su Rai3) non sono stati tra i più felici, è altrettanto vero che un professionista del suo calibro potrebbe dare ancora molto alla tv, al pari di Piero Angela che, forte delle sue 86 primavere, continua la sua esperienza in tv con SuperQuark, e Maurizio Costanzo che, con i suoi 77 anni, è pronto a ripartire con una stagione che lo vedrà impegnato su più fronti. Nel suo futuro Baudo vedrebbe un impegno di taglio giornalistico. Niente più varietà, e neppure il tanto amato Festival di Sanremo. Se lo scorso febbraio, proprio durante la kermesse musicale, aveva dichiarato di voler rifare il Festival e considerarlo un regalo per i suoi 80 anni, questa volta il conduttore siciliano ha confessato di non pensare più a calcare il palco del Teatro Ariston.
“Non ci penso più. L’ho fatto 13 volte: è giusto che ora tocchi ad altri. La mia maturità mi porta a pensare a spettacoli che sconfinano nel giornalistico, non sono più rivolto al varietà.”
Il re di presentatori, che in questa stagione abbiamo visto per il secondo anno in giuria nel talent show Si può fare!, coglie l’occasione per parlare, sempre con un tono velatamente polemico, anche della sua lunga esperienza di talent scout:
“Ho un forte spirito scoutistico. Però consiglio a chi è come me di non aspettarsi riconoscenza: se c’è è una gradevole sorpresa, ma nella media non c’è.”
Infine, alla domanda su cosa non rifarebbe se tornasse indietro nel tempo, Baudo cita il celebre attacco all’allora Presidente della Rai Enrico Manca.
“Quando durante Fantastico attaccai Manca, ebbi un momento di esaltazione. Non lo rifarei più, anche perché mi ha creato tanti di quei guai…Poi non rifarei alcune scelte sentimentali e lavorative, ma sono incidenti di percorso che in un’esistenza lunga è fatale che accadano. Sarebbe facile se la vita fosse un rettilineo, ma invece ci sono curve, tornanti, montagne da scalare, discese…la vita è come il Giro d’Italia, non si vince in pianura.”