COLORS: UN MECCANISMO (QUASI) “TURLUPINANTE” PER GIOCHI ALLA PORTATA DI TUTTI
Sintonizzarsi alle 14:00 su Rai 1 e trovare Amadeus alle prese con un quiz già di per sé può destabilizzare lo spettatore, abituato a sedersi a quell’ora nei salotti o nelle aule di tribunale televisivi. Se poi la scenografia del programma richiama alla mente quella di Affari Tuoi e alcuni meccanismi sembrano teletrasportarlo a L’Eredità, allora il gioco si fa duro… Ma Amedeo Sebastiani dev’essere un duro, perchè ha iniziato ieri – lunedì 2 maggio 2016 – a giocare con il pubblico a Colors, con risultati finali nel complesso interessanti.
Colors: Amadeus è un ottimo padrone di casa
Il quiz incentrato (alquanto forzatamente) sull’amore, con tre coppie di innamorati che si sfidano a suon di giochi di parole, è piacevole e formato da manche nelle quali può mettersi alla prova anche il telespettatore. Il conduttore crea come sempre un clima familiare e divertente, coinvolge il pubblico in studio e gioca con i concorrenti, rendendoli protagonisti di vari siparietti che abbattono le barriere tra lui e loro.
Colors: troppi giochi, ma di temi nazionalpopolari
A livello di contenuti c’è un po’ di tutto, e nulla che richieda conoscenze specifiche, il che è ottimo per arrivare ad un pubblico frettoloso ed eterogeneo come può essere quello della fascia post prandiale: ci sono domande di logica, altre di puro gossip – con tanto di coinvolgimento ideale delle varie Milly Carlucci, Maria De Filippi e Barbara D’Urso – e altre ancora di musica, cosicché si arriva spesso e volentieri ad intonare festosi ritornelli tutti insieme.
Ci sarebbe tuttavia ancora da lavorare sul meccanismo, che non è stato semplificato granché rispetto alla puntata pilota andata in onda nel luglio di due anni fa sicuramente. I giochi sono tanti, l’assegnazione dei punteggi non è chiara – sembra che basti vincere l’ultima manche di ogni gioco per vincere il colore in palio, indipendente dalle precedenti, che appaiono dunque inutili – e da principio ci si sente un po’ turlupinati (come Chandler e Ross quando prepararono con Joey il provino per un game show in Friends).
Ma forse bisogna solo farci l’abitudine (qui gli ascolti della prima puntata).