FAN CARAOKE: UNA MACCHINA SENZA BENZINA
Rai 1 si mette al volante ma non ingrana la marcia. Sulla scia del successo dell’americano Carpool Karaoke, ha debuttato ieri sera su Rai 1 Fan Caraoke, impianto simile all’originale ma risultati notevolmente diversi. Le auto dello show, guidate dall’attore Giampaolo Morelli e dalla prezzemolina 2.0 Giulia Valentina, si sono messe in marcia nella seconda serata domenicale di Rai 1.
Sulla macchina di Morelli si sono seduti Alessandra Amoroso e Zucchero, mentre su quella di Giulia Valentina tre sfegatati fan di ciascun artista pronti ad incontrare il loro idolo; ma secondo le regole del gioco solo uno dei pretendenti può realizzare il suo sogno.
Il genere – una sorta di game accompagnato da un’intervista al personaggio protagonista – si distacca radicalmente dal tipo di programmi che la rete ammiraglia Rai è solita trasmettere in questo slot; e se è lodevole la volontà di sondare questa fascia oraria con uno show rivolto prevalentemente ad un pubblico giovane e social, molti sono i dubbi e i punti deboli che emergono dal formato, sia per quanto riguarda i contenuti sia per ciò che attiene alla struttura, troppo essenziale e monotona.
Decisamente grottesco il modo di selezionare il “vincitore” tra i concorrenti che aspirano ad incontrare il loro idolo: i fan vengono, infatti, eliminati per motivi assurdi come il “non avere tatuaggi dedicati all’artista” o per “non aver assistito ad un suo determinato concerto“. Forse sarebbero state più attinenti e interessanti prove di Karaoke sulle canzoni dell’artista o piccoli quiz per sondare quanto i concorrenti conoscano veramente il personaggio del quale sono fan; invece le eliminazioni appaiono quasi immotivate facendo sembrare il tutto un gioco senza nè capo nè coda dove si trascura il vero motivo per cui i ‘concorrenti’ partecipano al programma.
La sensazione è che l’inserimento del contest sia solo strumentale a distaccarsi, un minimo, da Carpool Karaoke. Sembra – per rimanere in ambito automobilistico – di trovarsi di fronte ad un’automobile italiana riprodotta in Cina, quasi identica all’originale ma peggiore per prestazioni e qualità. Non è un caso che lo spazio dedicato all’incontro tra il VIP e il fan si limiti ad un semplice saluto, che velocemente sfuma.
Ben più marcata la differenza con Singing in The Car di Tv8 che ha una formula diversa ma soprattutto è risultato più frizzante e scorrevole per i telespettatori.
Fan Caraoke di nuovo ed interessante ha ben poco e si riduce quasi esclusivamente a un’intervista a bordo di un’auto. “Il già visto” regna sovrano e l’unico motivo per seguire le puntate può essere, a seconda dei gusti, la curiosità di vedere e sentire un personaggio famoso per cui si nutre un certo interesse.
Il programma è un format ideato da Nonpanic con il central team di Banijay.