AGCOM: LIMITARE LA PRESENZA DEL PREMIER IN TV. NEI TG PREVALE IL SÌ ALLA RIFORMA
L’Agcom ha inoltrato un nuovo richiamo a Rai, Mediaset, Sky e La7. In piena par condicio, l’Autorità per le Comunicazioni ha pubblicato i dati di monitoraggio della campagna referendaria nelle prime tre settimane dall’indizione dei comizi (28 settembre-16 ottobre). E il risultato è che, sui temi del referendum, si ravvisa “un comportamento sostanzialmente equilibrato” da parte di tutte le emittenti, sebbene Matteo Renzi (che è pur sempre l’alfiere del Sì) dilaghi quando non si parla direttamente della consultazione costituzionale.
Scorrendo le rilevazioni dell’Agcom (qui i dati completi) si nota comunque come, in merito al referendum, le posizioni del Sì abbiano prevalso sulle emittenti prese in esame, ad eccezione di La7.
I dati relativi al tempo di antenna (cioè di notizia + parola) dimostrano quanto segue: il Tg3 ha assegnato il 48,1% del tempo al Sì, mentre il No ha ottenuto il 43,1%. Al Tg2 i favorevoli alla riforma hanno avuto uno spazio pari al 50,2% oltre sei punti in più rispetto ai contrari (43,6%). Più equilibrato il Tg1 (45,4% -44,7%), mentre RaiNews è risultata sbilanciata a favore della riforma: 48,3 il Sì, 43% il No.
Sul fronte Mediaset, il notiziario che ha dato più spazio ai favorevoli alla riforma è stato il Tg4 (65% Sì contro 31,3% No): per questo, la testata è stata richiamata dall’Agcom. Studio Aperto ha assegnato il 50,4% al Sì, 41,7% al No. Al Tg5 42,8% Sì contro il 48,7% No. In controtendenza La7, dove la prevalenza dei contrari (49,6%) è più marcata rispetto a quella del Sì (41%).
Sul totale dei canali rilevati (Tv8, Cielo, SkyTg24), Sky ha riservato il 43,9% al Sì e il 42,5% al No.
In merito alla parità di trattamento informativo su argomenti diversi dal referendum, l’Agcom ha rilevato una sovraesposizione del premier e dell’esecutivo.
“L’Autorità ha ravvisato da una parte l’esigenza di limitare la presenza dei rappresentanti del Governo e del Presidente del Consiglio alla necessità di assicurare la completezza e l’imparzialità dell’informazione (ex legge 515/93) – fatta salva l’attualità della cronaca e dell’agenda politica – dall’altra, quella di garantire un adeguato contraddittorio tra le diverse forze politiche. Conseguentemente, l’Autorità ha adottato dei provvedimenti di richiamo nei confronti di Rai, Mediaset, Sky e La7“.