Ma c’era bisogno de Le Spose di Costantino?
C’era bisogno deLe Spose di Costantino, un programma in prima serata su Rai 2 che simula un matrimonio tra Costantino Della Gherardesca ed Elisabetta Canalis, e che li spedisce in Giamaica per sostituire alcune coppie locali nella vita di tutti i giorni? C’era bisogno di quattro puntate (per ora è stata trasmessa soltanto la prima) che avranno per protagoniste anche Paola Ferrari, Valeria Marini e Eleonora Giorgi?
C’era bisogno di una sorta di docu-fiction scritta sino all’ultimo capello e che di reale ha soltanto la spocchia (vera o presunta) dei due protagonisti?
C’era bisogno dell’ennesimo tentativo di autocompiacimento di Costantino Della Gherardesca, protagonista di un programma costruito attorno alla sua figura ma che nei fatti non porta a nulla, senza una gara, un obiettivo finale da raggiungere, senza nemmeno il minimo spunto di riflessione?
C’era bisogno di tentare un equilibrio tra situazioni trash e momenti verità dalla lacrima facile, accostati frettolosamente uno dopo l’altro in modo da creare un noioso e inefficace saliscendi emotivo?
C’era bisogno di una rassegna infinita di parolacce, di una serie di frasi scurrili mai bippate e ostentate con orgoglio (un esempio: “sto pulendo i peli del suo c*lo, mi viene da vomitare!”), di commenti fintamente razzisti che sfociano in un politicamente scorretto artefatto, e per questo ancor più fastidioso?
La risposta a tutti questi interrogativi è semplice: ovviamente no.
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