Pagelle TV della Settimana (15-21/01/2018). Promosso Alberto Angela. Bocciato 90 Special
Promossi
10 ad Alberto Angela. Dopo gli eventi di Stanotte a…, non era facile serializzare la propria presenza su Rai 1, ma il divulgatore televisivo ci è riuscito proponendo Meraviglie, interessante e suggestivo viaggio tra i siti patrimonio dell’Unesco del Belpaese. Curioso notare come sia un programma di informazione e cultura lo show più visto di Rai 1.
8 a Giulia Michelini. E’ un’attrice affermata ed amata, eppure in televisione sembra proprio non essere a suo agio, tra movimenti continui e parlata affanosa. Ciò non le ha impedito di lasciarsi coinvolgere dalla storia di C’è Posta Per Te che sabato scorso l’ha vista ospite. Genuina.
7 a Sex and The City. A 20 anni dal debutto le avventure di Carrie, Samantha, Miranda e Charlotte non smettono di catturare attenzioni rimanendo attuali. La prova è anche il buon riscontro del canale temporaneo satellitare dedicato alla serie tv.
6 al documentario HBO su Gianni Agnelli. Gli americani raccontano l’Avvocato, simbolo della nostra storia recente, in maniera solenne, forse anche troppo, considerando l’(inevitabile) indugiare sulla vita privata dell’uomo. La divisione in capitoli ha dato organicità al racconto, necessaria per ’spiegare’ meglio l’uomo a chi non lo conosce o lo conosce poco, ma ha tolto fluidità.
Bocciati
5 agli ospiti italiani del Festival di Sanremo 2018. A Baglioni non va giù che gli ospiti stranieri facciano una sfilata della musica internazionale e preferisce gli italiani (arruolati per ora Pausini e Antonacci) visti e rivisti, che non hanno bisogno della gara ma che evidentemente hanno bisogno di quel palco per promuovere i loro album.
4 al debutto di 90 Special. L’atteso esordio di Nicola Savino delude. Uno show caotico che dovrebbe avere un fil rouge forte, eppure si perde. Per fortuna che ci hanno pensato Fiorello e Jovanotti ad assicurare un minimo di mordente.
3 a Gene Gnocchi. Il comico finisce al centro delle polemiche per aver accostato il maiale che si aggirava per le vie di Roma a Claretta Petacci; se n’è parlato troppo e a sproposito, quel che conta però è che si trattasse di una battuta poco divertente e il fatto che Gnocchi dica che avrebbe potuto pronunciare qualsiasi nome al posto dell’amante di Mussolini non depone necessariamente a suo favore.
2 ad Anna Falchi. Ospite di Quelli che il Calcio, la soubrette dà prova di non conoscere il significato della parola antisemita e commette una bella gaffe (video qui). Intervistata da Libero, poi, lamenta la scarsa considerazione che i grandi network hanno di lei aggiungendo che le piacerebbe condurre La Prova del Cuoco. Se un po’ di amarezza per essere stata accantonata è legittima (ma non sarà che una volta era troppo presente?), il suo sogno di gloria appare decisamente azzardato.
1 alle nuove intemperie di Morgan. Questa volta il “pirata” se la prende con Ermal Meta ribattezzato Ermal Merdal (per maggiori info clicca qui). Aiutati che Dio ti aiuta.
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