Sanremo 2018: Pagelle della prima serata
7 a Fiorello. La carriera dello showman è salva! Il comico siciliano supera la prova dell’Ariston e, pur senza strafare, lascia un’impronta sulla prima serata del Festival. Aveva detto di aver preparato qualcosa ma non troppo e si vede, l’intervento funziona grazie allo straordinario carisma e alla spontaneità.
7 a Pierfrancesco Favino. L’attore è bravo, a tratti una rivelazione. Alcuni momenti sono riusciti, altri partono bene e poi finiscono male, altri non partono proprio. Ma c’è tempo e modo per prendere le giuste misure. Lo spazio che l’ha visto protagonista in solitaria – salvo incursioni di Baglioni e Hunziker – si è chiuso con un medley di brani interrotti, visto e rivisto. Se la sua stoccata alla Hunziker sulla mania di sorridere troppo ci sta ed è irriverente, le scuse con i fiori diventano stucchevoli.
7 a Paddy Jones, ballerina over che Lo Stato Sociale porta sul palco di Sanremo 2018 per ricreare probabilmente l’effetto Scimmia dello scorso anno. E un po’ ci riescono, almeno una sorpresa in una serata avida di momenti inattesi.
6 alla scenografia dell’Ariston. Bella, ma troppo profonda.
6 a Michelle Hunziker. La svizzera è di fatto la vera conduttrice, chiamata a tenere i fili della serata. Esegue il compitino, cedendo talvolta a facili entusiasmi sul Festival, ma non imprime la sua impronta lungo una serata interminabile.
6 a Claudio Baglioni. Il “dittatore artistico” si defila e ricopre un ruolo “indefinito”. E’ l’interlocutore di Fiorello, il disturbatore di Hunziker e Favino, rimane padrone in scena ma si sfila dalla conduzione vera e propria e da una certa liturgia.
5 all’ospitata Gianni Morandi. Anticipato da imbarazzanti gag sull’impossibilità del cantante di accedere all’Ariston, finalmente intorno a mezzanotte Baglioni ospita l’”altro Capitano Coraggioso”. Un incontro quasi superfluo rispetto all’economia della serata.
2 al monologo iniziale. Claudio Baglioni fa sfoggio di retorica e si lancia in un melenso monologo sull’importanze delle canzoni. Tante frasi che potevano essere riassunte in maniera più efficace tanto più perchè il cantante non è riuscito ad interpretarlo al meglio risultando impostato.
1 alla sigla. Il Festival inizia con un’apertura degna di Agon Channel. Qualcuno ha detto che si sarebbero ispirati ad una trovata di Jimmy Fallon ma l’originale è davvero lontano, lontanissimo.
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