E’ morto Pippo Caruso. Addio al direttore d’orchestra, autore di Isotta, Johnny bassotto, e Perchè Sanremo è Sanremo
“Era un maestro dolcissimo, era amatissimo dai suoi musicisti. Ha segnato la storia della nostra canzone, un’epoca importante dello spettacolo e della cultura in Italia. Con lui se ne è andato un amico fraterno. Era bravo e veloce, riusciva a comporre canzoni di successo in pochissimo tempo: ne sfornava tantissime, ed erano tutte belle. Era una carissima persona e un artista straordinario al quale ero legatissimo. Mi mancherà”. Queste le parole usate da Pippo Baudo per ricordare il Maestro Pippo Caruso, morto oggi ad 82 anni a Passo Corese, frazione di Fara in Sabina, in provincia di Rieti. Nato a Belpasso in Sicilia, Caruso è stato uno dei più popolari direttori d’orchestra, oltre che arrangiatore e compositore.
Direttore delle orchestre Rai di Roma e Milano, dell’orchestra sinfonica della Rai, di quella del Festival di Sanremo, e dell’orchestra di Roma, nella sua lunga carriera Pippo Caruso ha lavorato per il teatro e per il cinema scrivendo colonne sonore per diversi spettacoli e film. La grande popolarità è arrivata però grazie al piccolo schermo, dove, a partire dagli anni ’70, ha curato la parte musicale e diretto l’orchestra di numerosi programmi televisivi ideati e condotti dal suo amico di sempre Pippo Baudo. Tra questi Canzonissima, il Festival di Sanremo, Fantastico, Domenica In, Serata d’onore, Festival, Gran Premio, Uno su Cento, Numero Uno, Tutti a Casa, Novecento, Passo Doppio.
Al fianco di Baudo ha contribuito non poco al successo di personaggi come Lorella Cuccarini, per la quale ha scritto hit come L’amore è, Tutto matto e Io ballerò. Tra le sigle da lui composte anche le celebri Johnny Bassotto, Isotta, La tartaruga, e la popolarissima Perché Sanremo e Sanremo, scritta per il Festival della Canzone Italiana del 1995 ed in seguito divenuta vero e proprio tormentone nelle successive edizioni.