Rai1: a Maria Giovanna Maglie una striscia post Tg. E’ polemica
Levata di scudi, in casa Rai, attorno all’ipotesi di affidare una striscia quotidiana d’approfondimento a Maria Giovanna Maglie. La giornalista veneziana dalle simpatie sovraniste ha ricevuto dalla direttrice di Rai1 Teresa De Santis l’offerta di condurre uno spazio informativo serale di sette minuti, in onda dopo il Tg1 delle 20 dal lunedì al venerdì. Per il momento, nessun contratto è stato firmato, ma la possibile scelta ha innescato polemiche.
Nelle scorse ore, l’Usigrai aveva sparato le prime critiche con un comunicato in cui si leggeva:
“A quanto pare in Rai si sta aprendo una stagione nuova: per avere un ruolo di primo piano bisogna avere nel curriculum accuse al Presidente della Repubblica di aver violato la Costituzione. Così è per il Presidente della Rai, così per un componente del cda, e a quanto pare così potrebbe essere per Maria Giovanna Maglie“.
Su Twitter, poi, il segretario del sindacato, Vittorio Di Trapani, ha rincarato la dose, rimproverando alla Maglie di non essere iscritta all’Ordine dei Giornalisti.
“Maria Giovanna Maglie, alla quale qualcuno in #Rai vuole affidare la striscia informativa in prima serata che fu di Enzo Biagi, non risulta iscritta all’Ordine dei #Giornalisti. Non risulta più iscritta da circa 3 anni“.
Interpellata dall’Agi, la giornalista, considerata in passato comunista poi craxiana e infine filoberlusconiana, ha replicato così:
“Il fatto di non essere iscritta all’Ordine dei giornalisti da tre anni non riesce proprio a sembrarmi un problema. Dall’84 a tre anni fa non mi pare che facessi parte dell’ordine dei pasticcieri. Mi sono semplicemente dimenticata di pagare la mia quota. Adesso telefonerò alla segreteria dell’Ordine per capire come stanno effettivamente le cose. L’iscrizione annuale era un’operazione burocratica di cui si occupava mio padre, che ora non c’è più. Ovviamente pagherò il dovuto e mi metterò in regola“.
Secondo la giornalista, i comunicati e le critiche costituirebbero “un fuoco preventivo teso a far saltare la mia conduzione della striscia“.
L’Usigrai, inoltre, aveva attaccato la Maglie parlando delle “circostanze misteriose con cui concluse la sua esperienza precedente in Rai” (in riferimento all’accusa di aver speso 150 milioni in note spese quando era corrispondente). Al riguardo, però, la giornalista ha precisato che tutto è stato archiviato. “Di questo passo – ha commentato – potrò portarli in tribunale e comprarmi una casetta alle Eolie“.
Secondo indiscrezioni, il suo programma potrebbe ricalcare il format di ‘Batti e ribatti’ con Pierluigi Battista (seguito da Oscar Giannino e Riccardo Berti), in onda nel 2004, spazio in cui il giornalista si riservava un monologo di due minuti per poi procedere a un’intervista nei seguenti tre. Sembrerebbe invece esclusa l’ipotesi, paventata in un primo momento da Repubblica, di una rubrica condotta in tandem con Peter Gomez, smentita sia dallo stesso giornalista che da fonti Rai.
“Io apro, presento la questione del giorno, intervisto un personaggio legato a quella questione e poi faccio la chiosa” ha spiegato la giornalista al Corriere, anticipando quella che potrebbe essere la struttura del suo programma. Maglie ha inoltre confidato di volere come primo ospite un boss della mafia nigeriana che spiegasse l’ascesa della potente organizzazione criminale tra droga, prostituzione e tratta di esseri umani.
L’ipotesi di una striscia a lei affidata, però, starebbe creando malumori anche in ambito politico. I parlamentari di Forza Italia in Vigilanza Rai hanno inviato una lettera al presidente Alberto Barachini per chiedere il rispetto della par condicio, mentre – secondo fonti di stampa – tra i Cinquestelle c’è chi avrebbe ricordato i trascorsi craxiani della Maglie, ritenendola per questo non adeguata alla Rai del cambiamento.
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