Adriana Volpe: «Ho ricevuto una lettera di richiamo dalla Rai. Se non dovessi più lavorare, che messaggio darebbe?»
I rapporti tra Adriana Volpe e la Rai sono terminati il 3 giugno scorso, con la scadenza del suo contratto. Dopo la notizia della mancata riconferma di Mezzogiorno in Famiglia, la conduttrice nelle scorse settimane aveva tuonato contro Carlo Freccero, colpevole di aver scelto di chiudere la trasmissione da lei condotta e di aver collezionato a suo dire una lunga serie di flop (non ultimo, qualche giorno fa, Woodstock – Rita racconta, alla luce del cui insuccesso la Volpe aveva parlato di una Rai 2 ormai in ginocchio). Una querelle tutta interna a Rai 2, come fu quella con l’ex collega Giancarlo Magalli.
“La cosa che più mi ha ferita è che quando ho provato a denunciare quello che stava accadendo, come risposta ho ricevuto una lettera di richiamo, con invito ad abbassare i toni e a evitare di parlare con la stampa. Se quest’anno non dovessi più lavorare, che messaggio darà la Rai ai suoi dipendenti e all’opinione pubblica? Guardando la mia storia si capisce perfettamente che, se denunci, si corre il rischio di essere allontanati e, infine, lasciati a casa”
ha dichiarato la Volpe a Chi. La lettera di richiamo di cui parla, come c’ha tenuto poi a precisare su Instagram, risale al 2017 e all’eterna bagarre con Giancarlo Magalli, che dagli studi televisivi pare essersi ormai spostata nelle aule di tribunale:
“Per quasi due anni, mi ha dato della millantatrice, raccontando in giro che non lo avevo mai querelato. Ha perseverato a denigrarmi non appena ha potuto. Basti pensare a quando, ospite da Massimo Giletti su La 7, riferendosi a me ha detto: ‘Non parlo con le bestie’”.
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