Imma Tataranni è rock
I sassi di Matera avevano già accolto il pubblico di Rai 1 per la fiction Sorelle, dove il dramma e il mistero la facevano da padrone. Adesso fanno da scenario ad un altro prodotto, Imma Tataranni – Sostituto Procuratore, che, pur raccontando delicati casi polizieschi, mischia commedia e dramma con maestria e, nonostante le lacrime, riesce anche a far sorridere.
Imma Tataranni – Sostituto Procuratore: ottimo cast, un giallo che funziona
Imma Tataranni è un personaggio sui generis, diverso da tutti gli altri, perchè è colorato e vivace, nonostante il suo grado. La tv ha infatti abituato i telespettatori a poliziotte mascoline, tutte d’un pezzo, pratiche, dalla bellezza celata, mentre questa va in giro con i tacchi alti, le gonne di pailettes, i vestiti appariscenti ed ha una madre malata che le ripete di continuo: “tuo padre era bellissimo, tu da lui non hai preso niente“.
Ma a lei non importa. Non le importano i giudizi degli altri, non le importa dei pericoli, non le importa di uniformarsi – cosa che cerca di insegnare alla figlia – ma le importa di essere se stessa e fare bene il suo lavoro. E’ dura, sfrontata e per questo scomoda, ma senza cinismo perchè sa commuoversi e commuovere, prendendo a cuore i casi ed aiutando chi ha bisogno. Anche se questa dedizione si ripercuote su un privato molto complicato, che lei cerca però di affrontare con leggerezza.
Dunque il personaggio, nato in libreria dalla penna di Mariolina Venezia, televisivamente funziona. Ma a funzionare è un po’ tutto l’insieme, perchè la prima puntata ha offerto, oltre alla bellissima cornice e ad un giallo intricato e ben costruito (benché forzato in alcuni punti), un cast molto ricco, che ha visto in qualità di guest star beniamini del pubblico quali Cesare Bocci e Giampaolo Morelli.
Una bella novità – di cui la scelta di Vanessa Scalera come protagonista è l’emblema – che smuove un po’ l’inizio di stagione Rai, caratterizzato finora dai “soliti noti”.