Homeland 8: su Fox parte l’ultima stagione. Carrie Mathison sospettata di essere una spia
Sarà un finale legato all’attualità. Tra le storie di spionaggio e le vicende personali dei protagonisti, in Homeland 8 non mancheranno riferimenti nemmeno troppo velati alle ambiguità delle politiche internazionali statunitensi. Dopo dieci di anni di riprese ed otto stagioni, la popolare serie si conclude intrecciando – più di quanto fosse accaduto in passato – le vicende della protagonista Carrie Mathison (l’attrice Claire Danes) con l’attualità. L’ottava e ultima stagione dello spy thriller andrà in onda da stasera – 9 marzo – ogni lunedì su Fox (112 di Sky).
Homeland 8 – Trama e Anticipazioni
Se nella precedente stagione Carrie si era trovata ad affrontare eventi legati alla politica americana contemporanea (con riferimenti alle relazioni fra gli Stati Uniti e la Russia, sotto la presidenza Trump), stavolta la determinata agente avrà a che fare – già nei primi episodi – con la lotta al terrorismo islamico. Saul, consulente per la Sicurezza Nazionale, deve affrontare un difficile negoziato di pace con i Talebani. Per farlo però ha bisogno proprio di Carrie, la cui conoscenza del mondo musulmano è indispensabile alla trattativa. Il problema è che la donna è ancora profondamente turbata dai sette mesi di prigionia in Russia. La sua mente è ancora tormentata dagli incubi e continuano le difficoltà legate al suo disturbo bipolare
Carrie sembra aver fallito un test del poligrafo mentre cercava di ottenere di nuovo la sua abilitazione come agente della Cia ed è sospettata di aver tradito la sua nazione, diventando una spia dei nemici russi. Nel capitolo finale si scoprirà se è davvero così.
Rispetto alla settima stagione, ha anticipato lo show-runner Alex Gansa, la storia sarà ancora più ampia e tornerà a soffermarsi su vicende di spionaggio e controspionaggio. Come anticipato, poi, il gran finale conterrà chiari riferimenti critici all’attuale politica americana ed in particolare a Donald Trump.
“Homeland affronta le contraddizioni e le ambiguità delle politiche internazionali attuali, e mai come stavolta azzarda un j’accuse contro la nostra amministrazione. Da quando è arrivato Trump alla Casa Bianca il cambiamento è stato radicale, la sfiducia del presidente nei confronti della comunità di intelligence è un fatto senza precedenti. La sintonia reciproca tra servizi segreti e il ramo esecutivo è essenziale per la sicurezza di tutti noi e per un senso più vasto di giustizia“
ha svelato l’attrice Claire Danes.