“LA DONNA E’ MOBILE” PER MONICA SETTA NELLA SECONDA SERATA (AFFOLLATA) DI RAIDUE
Apprezzata sia a destra sia a sinistra, la giornalista Monica Setta sta vivendo un’ottima stagione professionale. Il fatto del giorno non solo fa discutere per essersi ritagliato un posto di pregio nel “leggero” pomeriggio televisivo ma anche per il riscontro tra i corridoi dei palazzi della politica. Dopo essere stata richiamata dall’azienda per dei televoti emozionali scomodi e più volte sfumata, è arrivato il momento di un nuovo programma-premio per la procace conduttrice. Nel nuovo anno la Setta condurrà un talk show nella seconda serata di Raidue:
“Sarà un programma dedicato alle donne, tutto al femminile, e ogni puntata sarà dedicata ad un tema. Posso anticipare che il programma si chiamerà ‘La donna è mobile’”.
Si preannuncia così una seconda serata affollata per il secondo canale: con l’arrivo di Gianluigi Paragone ne L’ultima parola al venerdì sera e con una nuova edizione de L’era glaciale di Daria Bignardi voluta dal Cda Rai per onorare il suo contratto (probabilmente al giovedì sera), che collocazione occuperà la Setta? Sicuramente il direttore Massimo Liofredi riuscirà a sistemare il rebus dei palinsesti.
La Setta, intervistata da Pierluigi Diaco per “Il Clandestino”, traccia anche un bilancio sul programma Il fatto del giorno, che da gennaio potrebbe vedere allungata la sua durata:
“Nessuno credeva in questa scommessa. All’inizio abbiamo ricevuto attacchi da tutte le parti per gli ascolti troppo bassi. Ma, come è noto, servono due mesi per rodare un nuovo programma. Poi, piano piano, grazie alla costanza e alla professionalità della mia squadra, gli ascolti sono saliti e ci siamo stabilizzati intorno al dodici per cento”.
Ascolti che in quella fascia la rete non raggiungeva da anni. Ma proporzionalmente alla crescita del gradimento non sono mancati nuovi attacchi, anche dall’azienda di Viale Mazzini:
“Chiaramente gli attacchi non sono diminuiti, ma hanno cambiato natura. Quello di cui sono fiera è che non abbiamo mai ricevuto critiche rispetto alla conduzione e al contenuto delle puntate. Mi invidiano? Francamente non lo so. Non colgo l’invidia, perché non credo di poter essere oggetto di un risentimento del genere”.
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