Sanremo 2021, finisce a tarallucci e vino: Irama resta in gara col video delle prove. Ma il regolamento era chiaro
Dura lex, sed lex. Tradotto: il regolamento è chiaro, stacci. In questo anomalo Festival di Sanremo ci tocca addirittura scomodare un antico brocardo. Il riferimento è chiaramente al caso Irama: due collaboratori del giovane artista sono risultati positivi al tampone molecolare, circostanza che – secondo le prestabilite norme di carattere sanitario – avrebbe comportato l’esclusione della gara del suddetto cantante. Un ‘emendamento’ dell’ultima ora, però, lo ha salvato.
Stamane, in conferenza stampa, il conduttore Amadeus aveva infatti proposto di tenere in gara Irama mandando in onda il video della sua prova generale. Ora è ufficiale: sarà proprio così. La soluzione è stata vincolata ad una modifica last minute del regolamento e al nulla osta da parte di tutti gli altri 25 Big in gara.
Andiamo subito al punto: questa scelta non ci piace né ci convince. Il regolamento – redatto peraltro dagli stessi organizzatori – è inequivocabile e una deroga in corso d’opera rappresenta un precedente potenzialmente insidioso. Nell’eventualità (certo non auspicata) di altri contagi (o di qualsiasi altri intoppi) rischieremmo infatti di avere un’edizione ibrida che d’altra parte poco si attiene allo spirito ‘performativo’ del Festival, fatto soprattutto di emozioni e sfumature dal vivo. Lo stesso Irama – salvo improbabili modifiche ai protocolli – sarà infatti registrato per l’intera durata del Festival, l’artista non calcherà mai il palco in diretta a differenza dei colleghi che invece dovranno sostenere varie performance live.
Certo, qualcuno obietterà: ma perché un cantante doveva rinunciare alla gara e al proprio lavoro per una circostanza imponderabile che non dipende da lui? Giustissima osservazione. Ribattiamo però che gli organizzatori ci avrebbero dovuto pensare prima (sin dall’inizio sarebbe stata auspicabile una deroga per una serata almeno), anche perché – visto il periodo assurdo che stiamo attraversando – non era così difficile pensare che il Covid potesse guastare le feste anche agli artisti di Sanremo. Le stesse case discografiche e gli artisti, prima d’oggi, non avevano sollevato la questione?
Il regolamento del Festival è inoltre la roccia granitica a cui solitamente ci si appella per dirimere polemiche e controversie (presenti e future); l’odierno emendamento ’salva-Irama’ non è dunque l’ideale. Il vizio, per la precisione, non è tanto di merito quanto di forma. Un Sanremo in queste condizioni non è affatto facile e tutti se ne stando rendendo conto: ma chi mai si sarebbe potuto illudere del contrario?