Pagelle TV della Settimana (29-11/5-12/2021). Promossi Blanca e il cast di Sanremo. Bocciati gli sfondoni di Katia Ricciarelli e Claudio Baglioni
Promossi
9 a Blanca. L’ultimo successo seriale di Rai Fiction passa per una eroina anticonvenzionale che sfida regole e tabù: una detective non vedente dal caratterino niente male e dal fiuto infallibile. D’accordo si tratta dell’ennesimo procedural, con un protagonista deus ex machina, ma è pur vero che l’apprezzamento del pubblico è elevato e il nuovo modo di trattare la disabilità è una valida giustificazione.
8 al cast del Festival di Sanremo 2022. Dopo un’annata in cui c’erano più scommesse che star, Amadeus punta in alto: un gruppo di artisti così altisonanti (vuoi per blasone, vuoi per contemporaneità musicale), a memoria, non ce lo ricordiamo. Eccellenti anche le esclusioni, segno che il buon lavoro degli ultimo anni, unito alla voglia di Eurovision e all’assenza dei live causa Covid, ha portato i suoi frutti.
7 allo Zecchino d’Oro. Il brand è ancora forte e va dato merito a Carlo Conti di aver tenuto alta l’attenzione. Tuttavia e paradossalmente necessita un lavoro di “ringiovanimento”, dovrebbe parlare più ai bambini e meno agli adulti.
6 a Marco Masini. Escluso da Sanremo, il toscano si rifà con la vittoria, in qualità di co-autore, allo Zecchino d’Oro. Lo avreste mai immaginato negli anni 90 che il cantante di “Vaffanculo” sarebbe arrivato a tanto?
Bocciati
5 a Flavia Vento. L’ex valletta prima si dichiara vittima di catfishing da parte di un finto Tom Cuise e poi attacca le vittime di truffe amorose (“Sono deficienti quelli che pagano…“).
4 all’ennesimo sfondone di Katia Ricciarelli al Grande Fratello Vip. L’ex soprano chiede se un concorrente sia “normale” o “gay” (qui tutti gli scivoloni). Avrà pure 75 anni ma è una donna che ha girato il mondo, vivendo esperienze uniche, e tante corbellerie non dovrebbe pronunciarle.
3 a Claudio Baglioni. Il cantautore si schianta nel sabato sera di Canale 5 raccogliendo un misero 14% di share, tra prima e seconda serata. La scarsa familiarità del pubblico della rete con il varietà è solo un piccolo tassello nel mosaico dell’insuccesso (siamo ai livelli della Zanicchi!), spiegabile con la prevedibilità dello show.
2 alla fine ingloriosa di Quelli che. E’ vero che l’avanzare del calcio a pagamento e soprattutto del campionato spezzatino hanno fatto perdere senso all’appuntamento domenicale, ciononostante il programma – sebbene lontano dai fasti di Fazio e Ventura – aveva ancora un’identità, cosa che non ha avuto il prime time, destinato prevedibilmente a soccombere.
1 al finale mozzato de La Stagione della Caccia – C’era una volta Vigata. A Rai1 fanno un errore clamoroso tagliando gli ultimi minuti della fiction e anticipando l’inizio di Porta a Porta.