GFVip, l’unica uscita apprezzabile di Katia Ricciarelli sarebbe quella dalla casa
Dopo quasi quattro mesi di Grande Fratello Vip, possiamo sostenere che l’unica uscita apprezzabile di Katia Ricciarelli sarebbe quella dalla casa. Ormai sono troppi e inaccettabili gli sproloqui e gli sfondoni di una donna che vanta – come è – di aver girato il mondo senza però aver evidentemente aperto i propri orizzonti, manifestando spesso un’arretratezza di pensiero che una trasmissione televisiva non può avallare né lasciar correre.
Gli insulti a sfondo omofobo e razzista, perché di questo si tratta, che siano pronunciati con leggerezza o meno, macchiano il percorso della soprano ormai da diverso tempo. E’ bastata una camicia stravagante di Alex Belli per farle venire il dubbio che l’attore possa essere – parole sue – “un po’ ricchi*ne“ e “froc*o“. Dubbio che ha ribadito alla vista di Biagio D’Anelli, chiedendo alle ragazze se fosse “normale”, nel senso di gay oppure no. A chi (Kabir Bedi) domanda come sia possibile che Giacomo Urtis e Valeria Marini siano un unico concorrente, dovendo a volte condividere anche il bagno, la Ricciarelli ha spiegato che “in fondo sono due donne“. E a Giucas Casella che ha rivelato di aver avuto in gioventù un rapporto omosessuale e non lo nasconde perché “questa è la normalità”, Katia ha reagito così: “Questo non lo so se è normale. Io che non sono mai andata con una donna non conosco la normalità?!”.
Ma le “perle” della Ricciarelli non si esauriscono, purtroppo, alla sola sfera dei gusti sessuali. Del carattere e atteggiamento di Samy Youssef ha affermato che “è tipico delle loro culture“ (il modello è nato in Egitto), mentre in una discussione con Lulù l’ha invitata ad andare “a scuola nel tuo Paese“, che nella realtà dei fatti è anche il suo: l’Italia. Ma la “principessina” dalle origini etiopi si è presa da Katia anche della “scimmia“ e della paralitica, rivolto anche alle due sorelle, per giunta in presenza di Manuel Bortuzzo. Per non parlare degli insulti a Miriana Trevisan, che ha definito la “tenutaria del casìno“ (il casìno, per chi non lo sapesse, è un bordello per prostitute), oltre a mettere in dubbio le sue qualità di madre.
E il repertorio, col passare delle ore e dei giorni, si arricchisce sempre più. Con la scusa del “quest’anno siamo meno bacchettoni” (anche se Lulù è andata in nomination d’ufficio perché nemmeno un attacco di panico “giustifica offese ai compagni e al programma”), il GF Vip ha mostrato una tolleranza fuori luogo e non richiesta, nei confronti di chi della tolleranza ha invece un concetto alquanto ambiguo. A tutto ciò va messo un freno, ed è già tardi.