Commenti sessisti e inadeguati: la Rai sospende i telecronisti dei Mondiali di nuoto Leonarduzzi e Mazzucchi
La Rai comunica di aver avviato una procedura di contestazione disciplinare nei confronti del giornalista di Rai Sport Lorenzo Leonarduzzi e tutti i provvedimenti necessari per il collaboratore tecnico Massimiliano Mazzucchi. Le due voci dei Mondiali di nuoto in corso a Fukuoka, in Giappone, sono responsabili di commenti sessisti e inadeguati, ritenuti giustamente inaccettabili dai vertici della tv pubblica.
“Un giornalista del Servizio Pubblico non può giustificarsi relegando ad una ‘battuta da bar’ quanto andato in onda. Ho dato mandato agli uffici preposti di avviare la procedura di contestazione disciplinare e ho chiesto al Direttore di Rai Sport Jacopo Volpi che faccia rientrare dal Giappone immediatamente il telecronista e il commentatore tecnico“
dichiara duramente l’Amministratore delegato della Rai Roberto Sergio. A partire da domani, le telecronache dei Mondiali di nuoto (categoria tuffi), che la Rai garantisce in diretta su Rai 2 e Rai Play, saranno curate da Nicola Sangiorgio.
Ma cosa hanno detto di irrispettoso Leonarduzzi e Mazzucchi? Sul sito della piattaforma streaming i passaggi incriminati della telecronaca non sono disponibili, ma sui social c’è chi questa mattina ha segnalato live le espressioni dei due cronisti. In particolare, un telespettatore ha inviato una mail di protesta alla Rai, riportando alcune delle affermazioni discutibili che i due avrebbero pronunciato. E, purtroppo, c’è di tutto e di più:
Prima della sospensione da parte della Rai, che ha rimosso le due voci dall’impegno in Giappone, Leonarduzzi aveva tentato di giustificarsi così al Corriere:
“Prendo le distanze da tutto quello che è stato captato da un microfono rimasto acceso per esigenze tecniche e lontano un metro e mezzo da me. Alcune di queste frasi che mi sono state attribuite non le ho proprio dette. Sono parole che non mi appartengono, lontane dal mio modo di essere e pronunciate fuori onda mentre chiacchieravo col collega. Sono già stato vittima un paio di anni fa di un incidente increscioso. A maggior ragione ora sto particolarmente attento a quello che dico. Non voglio che la mia professionalità venga macchiata da queste situazioni”.
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