I 10 programmi del 2023
Il 2023 è stato un anno di grossi smottamenti catiodici. Tanto rumore che ha contribuito a vivacizzare la scena anche se, palinsesti alla mano, l’innovazione si è vista più nella forma che nella sostanza. Abbiamo scelto 10 titoli emblematici per il pubblico, con particolare attenzione al successo e alle novità che hanno portato. Diteci pure qual è il vosto preferito. Di seguito l’elenco in ordine alfabetico.
I 10 programmi del 2023
Affari Tuoi (Rai1)
Nella collocazione originaria dell’access prime time, dopo infauste sperimentazioni in prime time, il game show, in versione riveduta e corretta, torna a fare la voce grossa. Picchi di oltre il 24% di share ed ennesima consacrazione per Amadeus. Premiata anche la scelta della Rai di cambiare nonostante gli ascolti de I Soliti Ignoti suggerissero di non andare ad intaccare lo status quo.
Belve (Rai2)
Francesca Fagnani ha costruito in maniera certosina il successo del suo programma nato in una seconda serata del Nove. Prima il passaggio a Rai2, che ha esaltato la nicchia, poi la promozione, che sapeva d’azzardo, in prima serata con ottimi risultati (7.2% la media dell’edizione autunnale). In tempi in cui si sentono sempre meno domande e si fanno gare d’adulazione, Belve fa sentire il suo graffio. Occhio a non diventare troppo mainstream.
Casa a Prima Vista (Real Time)
Real Time si riappropria di un suo vecchio filone adeguandolo ai nuovi trend del factual. Una triangolazione perfetta tra identità di rete, spirito dei tempi e collocazione.
Che Tempo Che Fa (Rai3/Nove)
Il programma di interviste esce rafforzato dal passaggio, potenzialmente letale, sul Nove. Partendo da “semplici” interviste, Fabio Fazio ha saputo plasmare un universo di riferimento per il telespettatore.
E’ Sempre Cartabianca (Rete4)
Il programma ricalca il predecessore su Rai3 ed è proprio questo l’aspetto chiave. Bianca Berlinguer e Rete 4 si rafforzano vicendevolmente: la prima si conferma un macchina da guerra, capace di muoversi anche senza l’ala protettrice Rai, la seconda si apre al pluralismo alzando l’asticella.
Imma Tataranni – Sostituto Procuratore (Rai1)
Giunta alla terza stagione, la fiction si conferma pezzo pregiato dell’offerta Rai. Tra i tanti titoli rappresenta il più seguito con una media di oltre il 26%. Un procedural classico impreziosito da personaggi e attori che danno una virata alle regole.
Mare fuori (Rai2)
Con la terza stagione, la serie raggiunge il suo picco più alto: le storie sono più pop mentre le visioni on demand hanno convogliato nuovo pubblico. Vero e proprio fenomeno che smonta anche le tesi dei catastrofisti sul consumo televisivo da parte dei giovani.
The Voice Kids (Rai1)
Finalmente la Rai, come più volte auspicato su queste pagine, ha dato il via alla versione per più piccoli del talent con le poltrone girevoli. Se proprio i bambini devono cantare in televisione, che lo facessero in questa chiave contemporanea. 22.8% lo share dell’edizione autunnale che è valso l’inaspettata, alla vigilia, leadership del venerdì sera contro Ciao Darwin.
Viva Rai2 (Rai2)
Aiutato da un gran dispiegamento di mezzi, Fiorello si è reso protagonista di una scommessa inedita: un varietà alle 7 del mattino. Il buongiorno all’insegna del buonumore ha cambiato le regole del gioco in una fascia oraria inesistente fino ad allora per Rai2.
Una Giornata Particolare (La7)
Il programma di Aldo Cazzullo ha il merito di aver inaugurato un filone culturale d’approfondimento su La7. Numeri importanti e non scontati che sono la dimostrazione dell’esistenza di un pubblico ricettivo a ciò che non è solo intrattenimento o informazione da talk.