AGRODOLCE, IL NUOVO ROMANZO POPOLARE DI RAITRE
Non chiamatela soap opera ma romanzo popolare, altrimenti si arrabbiano. È con questa premessa che lunedì ha debuttato sul piccolo schermo Agrodolce, la nuova fiction di RaiTre ambientata in Sicilia. Si tratta di un format tutto italiano, voluto fortemente da Giovanni Minoli, qui in veste di responsabile editoriale.
La storia sembra ripetersi. Come avvenne per Un posto al sole, che debuttò nel lontano 1996, anche per Agrodolce troviamo Minoli a metterci lo zampino. Chissà se anche stavolta l’esperimento si trasformerà in un successo.
Certo l’esordio di lunedì non è stato dei migliori (un milione circa di telespettatori e il 5.41% di share) anche e soprattutto a causa di un competitor non trascurabile (la più rodata Tempesta d’amore, in onda su Rete 4) ma la qualità del prodotto è innegabile: bravi attori, belle scenografie, ottime le ambientazioni in esterna e piacevolissime le musiche di Andrea Guerra.
Agrodolce racchiude già nel nome il significato di qualcosa legato alla tradizione, alla cultura e alla società siciliana, con tutti i suoi pro e contro, le bellezze dei paesaggi e le contraddizioni. Una sorta di soap educational dove le trame narrative si fondono con la realtà sociale e tentano di raccontarla in maniera fedele e realistica. Un “verismo” trasportato nel 2008, con buona pace di Verga.
La vicenda si svolge nella cittadina fantastica di Lumera. Sei le famiglie che incroceranno i loro destini, diciannove i personaggi principali. Si passa dagli aristocratici decaduti agli arricchiti, dai pescatori ai borghesi.
Protagonista la bella Lucia Serio (interpretata da Francesca Beggio), laureatasi in medicina in Inghilterra e decisa a tornare nella sua Sicilia. Qui si scontrerà con una dura realtà. Ad accompagnarla nel suo cammino l’amica del cuore Lena Cutò (Claudia Fichera), una professoressa del posto, che vive il suo impegno di insegnante come una vera e propria missione.
Non mancheranno colpi di scena e i soliti intrighi (già ieri nella seconda puntata, i primi scheletri nell’armadio sono saltati fuori) e chissà che il pubblico si affezioni a questa nuova soap tutta italiana, pardon, a questo nuovo romanzo popolare.