I SOLITI IGNOTI: FABRIZIO FRIZZI TORNA SU RAIUNO E FESTEGGIA I TRENT’ANNI DI CARRIERA
«Ripartiamo da dove abbiamo lasciato, anche perché ce lo ha chiesto il pubblico. Perciò abbiamo deciso di giocarci di nuovo questa chance». Parola di Fabrizio Frizzi, pronto a tornare da questa sera, 15 marzo, nell’access di Rai Uno con “I Soliti Ignoti – Identità Nascoste”, il programma rivelazione che ha riportato al successo il noto conduttore nell’estate del 2007.
Il gioco non presenterà sostanziali novità, data la formula vincente che ha fatto appassionare persino un grande come Umberto Eco. «Per me essere chiamato a condurlo di nuovo è motivo d’orgoglio: non c’è niente di più bello che giocare con il pubblico nei suoi momenti di svago» - sottolinea il conduttore cult degli anni 90. «Ogni trasmissione deve avvicinarsi al suo conduttore, e secondo me questo programma è perfetto per Frizzi e per il suo modo educato e brillante di stare sul palco», ha commentato l’autore Santucci. Il concorrente dovrà abbinare nove “identità” ai nove “ignoti” presenti in studio, ad ognuno dei quali sarà associata una “carta d’identità” contenente un premio in denaro compreso tra 1000 e 100 mila euro. Dopo ogni identità indovinata il concorrente prosegue nel gioco sommando di volta in volta le varie vincite, mentre se sbaglia il totale viene azzerato, fino ad un montepremi finale di 250 mila euro.
Il game-show, inoltre, servirà a far riposare l’ormai inflazionato Affari Tuoi, che, dopo una stagione non certo esaltante, comincia a dare i primi segni di stanchezza, e servirà a concedere a Max Giusti il tempo necessario per preparare al meglio “Stasera è la tua sera”, il suo primo show in prime time sulla rete ammiraglia della tv di Stato.
Il ritorno su RaiUno ha il sapore di una ricompensa, dato che il Fabrizio nazionale compie trent’anni di carriera proprio quest’anno. «Li festeggerò il 25 ottobre, giorno in cui ho messo per la prima volta il mio faccione su quella che all’epoca si chiamava Rete Due», dice Frizzi. E non manca un riferimento a Sanremo, anche se possiamo immaginare le scarse probabilità di vederlo sul palco dell’Ariston: «Per condurre il Festival forse ero maturo negli anni ‘90. Se dovessero propormelo è chiaro che accetterei, ma non ho smanie, sono serenissimo dove sono. Tutto sommato però sarei pronto: ora saprei affrontare le particolari difficoltà di quell’evento. Quest’azienda mi ha fatto crescere su tutti i fronti. Ho fatto perfino l’attore in una fiction e anche in quell’occasione, dopo diverse puntate, posso dire di essere risultato gradevole».