MITICI ‘80: SI SALVA SOLO SABRINA SALERNO DA UNO SCONTATO “FESTIVAL DELLA GNOCCA”
Passateci il termine, ma dalle maggiorate, al mondo del porno visto e raccontato da Cicciolina, ai servizi di Wonder Melita super scollata e di Raffaella, foglia di Fico, è stato un tripudio di tette, ammiccamenti, nudi, riferimenti espliciti al sesso. Niente di nuovo rispetto al “vecchio” Lucignolo, il dj della notte che tanto amava la gnocca, da risultare già visto e rivisto. Gli unici servizi da salvare, il viaggio nel gossip di 30 anni fa tra scandali reali e manco a dirlo, nudi integrali (questa volta maschili), e l’“inchiesta” tra i truzzi e gli emo della Capitale, seppur con volgarità gratuite a volontà.
Dopo le critiche, qualche nota positiva: proprio le sette note, vale a dire la musica degli anni ‘80, sono da apprezzare tra la tanta, forse troppa pubblicità. E convincente e frizzante è risultata la conduzione di Sabrina Salerno, vera icona di quegli anni, strizzata in un corpetto per mettere in risalto il generoso decolteè, tra stacchetti e ritornelli da tormentone.
Quasi tre ore di programma sono troppe, nonostante gli anni ‘80 siano mitici. E poi, quello che abbiamo visto ieri sera sono davvero gli anni ‘80 che la gente ricorda? Non vorremmo che, come cantava Raf, non restassero solo pin up e gossip spicciolo a farci ricordare gli indimenticati anni ‘80.
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