CARNERA, UN PUGILE DIVENUTO LEGGENDA
Debutta questa sera, in prima serata, su Canale 5, “Carnera, il campione più grande”, “film evento” volto a ricostruire la straordinaria parabola esistenziale di un uomo che ha indelebilmente segnato la storia sportiva, e non solo, del nostro Paese. Un uomo esemplare, Primo Carnera, campione nello sport così come nella vita, un uomo che non si è mai arreso di fronte agli ostacoli, numerosi e insidiosi, che la vita ha seminato sul suo cammino. Chiunque, al suo posto, sarebbe uscito irrimediabilmente provato e privo di forze da un’infanzia segnata da stenti e privazioni, non lui, però, che, al contrario, seppe trasformare quella sofferenza in ostinata caparbietà e insopprimibile desiderio di ottenere, presto o tardi, l’agognato riscatto.
Il film, diretto dall’ottimo Renzo Martinelli, mette in luce oltre che le indubbie qualità atletiche di un colosso alto due metri (che meritò, proprio in virtù della sua monumentale fisicità, l’appellativo di “la montagna che cammina”), anche e soprattutto l’elevata statura morale di un combattente, profondamente legato ai suoi affetti, di un gigante che, animato da uno spirito di sacrificio fuori dal comune, si fece fiero sostenitore di antichi e nobili valori. Non a caso, infatti, la sua gloriosa figura fu, astutamente, sfruttata da Mussolini, che ne fece un vero e proprio modello antropologico, un potente strumento di propaganda, un motivo di vanto per il suo regime.
Un film intenso, questo, in cui Martinelli non nasconde di aver riposto importanti finalità etiche (così come nelle sue precedenti opere “Piazza delle cinque lune” e “Vajont”) che spera possano toccare soprattutto le corde dei cuori dei giovani di oggi affinché essi, dal racconto della vita di un uomo divenuto leggenda, comprendano la vacuità di una morale, quella moderna, sempre più, egoisticamente, improntata all’hic et nunc.
1500 inquadrature digitali, più di 20 mesi di lavorazione per ricostruire le grandi arene del passato, teatro degli epici incontri del pugile friulano, un lungo e laborioso lavoro di “crowd replication” (moltiplicazione di folla) fanno di questo film la più grande opera di post-produzione mai effettuata in Europa. Tutti gli incontri, infatti, così come le scene relative al matrimonio di Carnera sono stati riprodotti attraverso una sofisticata tecnica che ha mescolato finzione scenica a filmati originali dell’epoca. Coadiuvato dal mitico Nino Benvenuti, il protagonista Andrea Iaia è riuscito a imparare l’abc del più nobile degli sport e a calarsi, in modo credibile, nei panni dell’unico italiano che sia riuscito, fino ad ora, a mettere le mani sull’ambito e prestigioso titolo di campione del mondo dei pesi massimi.
Il film, prodotto da Rti, Martinelli Film Company Int. e Giuseppe Marra Communications S.p.A, vede, fra gli altri interpreti, la partecipazione di Anna Valle (nel ruolo della moglie di Carnera), Paolo Seganti, Kasia Smutniak, Burt Young, Frank Murray Abraham e di Giovanna Carnera, figlia di Primo, nel ruolo della maestra.