FEDERICO MOCCIA: “PER VENDERE PIU’ LIBRI MEGLIO ANDARE DALLA BIGNARDI CHE DA FAZIO”
‘Sono stato ospite da Daria Bignardi, la trovo una donna molto brillante e intelligente, e penso che il suo pubblico compri più libri‘. Con queste parole, rilasciate alla trasmissione radiofonica di radio due Un giorno da pecoraFederico Moccia scende nell’arena del radical chic mettendo a confronto due dei conduttori più apprezzati dall’intellighentia italianalanciando in fondo una bordatina a Fabio Fazio, che, specie dopo il binomio con Saviano, è diventato nell’immaginario collettivo un po’ il punto di riferimento di tv intelligente e di conduzione di alta qualità.
Secondo lo scrittore e autore televisivo i lettori con più curiosità culturale scelgono la Bignardi, tanto che nonostante la netta sproporzione di audience a favore di Che tempo che fa sarebbe comunque preferibile sedersi nel salottino di La 7 per lanciare il proprio libro. Non sarà che dietro a questa valutazione ci sia tra le righe una condanna al mondo culturale che Fazio rappresenta e che spesso emargina i prodotti mocciani? E’ Moccia a preferire Le invasioni Barbariche o è il conduttore di Rai 3 a preferire altri ospiti per le sue interviste?
Qualcuno potrà ribadire: ma è lo stesso Moccia di Tre metri sopra il cielo, Scusa ma ti chiamo amore, Ho voglia di te, Scusa ma ti voglio sposare, cavalcatore del marketing con le sue narrazioni a catena, assimilato ormai a scrittore di massa e quindi con pochissime pretese di ambire alla Letteratura con la l maiuscola che adesso pretende di pontificare sull’”appeal culturale” dei conduttori televisivi? E’ solo un problema di format la diversa apertura della Bignardi ad un concetto più ampio di cultura e sociologia o nella frecciatina mocciana c’è una denuncia di ‘discriminazione’, un pregiudizio contro la frangia più conservatrice che si rifiuta di accettare le nuove forme di comunicazione e diffusione dal basso? E voi nella sfida Fazio- Bignardi da che parte state?
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