CARRAMBA CHE ORRORE: AL GF LE VIOLENZE PATERNE SUBITE DA VALENTINA. LA GENIALE TROVATA: TE LO PASSIAMO AL TELEFONO!
Ad impastare argomenti seri con l’intrattenimento leggero si finisce quasi sempre col dire banalità. Nel peggiore dei casi, qualcuno potrebbe parlare di mercificazione ai fini degli ascolti. Il Grande Fratello però non poteva tacere la dolorosa storia di Valentina, la ventitreenne barese con la passione per i motori e un corpo da miss. La ragazza pochi giorni fa aveva accennato ad alcuni compagni della sua infanzia trascorsa più con la tata che con i genitori, e soprattutto del rapporto con il padre:
“Io non so cosa significa avere una carezza, non ho mai avuto una carezza da lui. E non la voglio. Io non lo ritengo parte della famiglia, non mi interessa. Dopo quello che ha combinato non si è mai chiesto come stessero tre persone della famiglia, tre donne. Sono tre anni e mezzo che non parlo con lui. E’ una vita che ho avuto botte e schiaffi da lui. Lui poteva divertirsi come voleva… Io sangue qua, sangue dal naso perché mi aveva sfregiato sull’asfalto. [...] Ma questo è niente, ci sono stati degli altri episodi…”.
Il racconto nudo e crudo è arrivato ieri sera (qui gli ascolti della puntata) dritto come un treno in faccia ai telespettatori che fino a quel momento di questa concorrente dallo spiccato accento barese sapeva poco o nulla. Per di più, tutto succede mentre la ragazza è in nomination: sia chiaro, nessuno vuole vedere del marcio ad ogni costo, ma è discutibile la scelta di trattare un caso così delicato in prima serata, con conseguente centrifuga di violenze vere e amori presunti, lacrime sofferte e liti da pollaio.
Anche se Alessia Marcuzzi si impegna a fare da mediatrice senza ottenere grossi risultati, Valentina è evidentemente imbarazzata. E come potrebbe non esserlo: aveva confidato la sua storia alle persone più vicine e ora si trova a costretta a condividere la sua intimità non solo con tutta la Casa, ma davanti a milioni di telespettatori. In questo caso un pizzico di sensibilità in più non guastava: magari si poteva affrontare il discorso in separata sede e isolando la diretta interessata, come peraltro è successo in altre occasioni.
Poi ci si accorge che a trattare un argomento così delicato, non c’è molto da dire: è una storia difficile, è delicata e ti rimane dentro. E grazie. Intanto la madre è in studio, viene ripetutamente inquadrata mentre cerca di resistere all’imbarazzo. Ma ecco il “bello”. Gli autori hanno pensato di mettere un telefono in Confessionale in modo che Valentina e il papà possano parlarsi dopo tre anni e lavare i panni sporchi davanti a tutto il pubblico. Per la serie: carramba che orrore. E cosa dovrebbero dirsi al telefono davanti a milioni di estranei che ascoltano? Fortunatamente Valentina si tira indietro:
“Alessia io il confronto lo voglio fuori, non qua. Adesso è inutile, non mi serve qua dentro, è inutile”.
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