ISOLA DEI FAMOSI: LA ‘PROVA TV’ RENDE GIUSTIZIA ALLA ELIA. BERTOLANI COACH SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
Max Bertolani, coach chiaramente provato dagli stenti, uomo sull’orlo di una crisi di nervi. Le sberle, i colpi che il muscoloso concorrente dell’Isola dei Famosi ha accusato in realtà possono definirsi, quanto meno agli occhi dei telespettatori, non più di un buffetto. Il trainer ha esagerato con la rivendicazione, glielo dice persino la compagna in collegamento.
Antonella Elia, la presunta colpevole scagionata dalla prova tv, intanto semina scompiglio con la sua dose, formidabile per un reality, di irriverenza attirandosi l’antipatia e la ghettizzazione da parte della maggior parte del gruppo. Fosse per il sano masochismo del pubblico l’ex valletta di Mike sarebbe santa subito: come non ridere a crepapelle dinanzi ad una come lei che dà della cicciona alla Valeriona nazionale e del maghetto al Divino Otelma?
Il tutto viso a viso e non per interposta persona o missiva. Più sarcasmo che ironia? Boh, probabile. Di una come Antonellina i reality hanno bisogno come il pane per sciogliere quella melassa di diplomazia in cui un cast di vip abbastanza quotati può ogni tanto impantanarsi, citofonare alla coppia Turchi per un campione omaggio di buonismo.
La Elia in lacrime per l’ennesimo attacco a muso duro della Marini ha sortito l’effetto di spiacevolezza che in realtà si respirava dopo un nuovo sconfinamento verbale di Valeria che perpetua sull’ultima arrivata la stessa politica di attacco forte propagato contro Flavia Vento. Solo Nina Moric prende apertamente le difese della maltrattata naufraga.
Per fortuna che la moviola dell’Isola riabilita Antonella appurando che è sbagliato e fuori luogo parlare di violenza. Al massimo le si può comminare una censura per qualche eccesso verbale. Pace ristabilita, anche se Bertolani convinto di aver portato nel gioco la purezza dello sport accusa il colpo, rinchiuso a riccio, forse consapevole di aver peccato di fair play, proprio il valore che aveva sempre sbandierato nei confessionali.
Forse il suo rientro a Cayo Paloma durerà poco. Dubitiamo che il pubblico non lo punisca alla prima occasione dopo il fattaccio della tenda.
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