IL GIOVANE MONTALBANO: QUESTA SERA L’INCONTRO-SCONTRO CON L’ODIATO PADRE
Nuovo appuntamento questa sera alle 21,10 su Rai1 con Il Giovane Montalbano, la serie prequel de Il Commissario Montalbano con protagonista Michele Riondino. L’episodio in onda giovedì scorso ha catturato l’attenzione di 6.668.000 spettatori, pari al 25.60% di share. Ascolti in calo rispetto ai 7.299.000 spettatori (27.18% di share) ottenuti nella seconda puntata, e ai 7.749.000 spettatori (27.99% di share) del debutto, ma comunque più che buoni, per una fiction costretta inevitabilmente a confrontarsi con la serie madre portata al successo da Luca Zingaretti.
L’episodio di questa sera, dal titolo Ferito a morte, è tratto dall’omonimo racconto di Andrea Camilleri, contenuto nella raccolta La paura di Montalbano, e dal racconto Referendum popolare, contenuto nella raccolta Gli arancini di Montalbano. Sono passati diversi mesi dall’arrivo del giovane Commissario a Vigata, e Montalbano si mostra ormai sicuro e a suo agio nella “nuova famiglia” creatasi nel commissariato.
Da qualche tempo si è aggiunto alla squadra il vicecommissario Mimì Augello (Alessio Vassallo), bello e donnaiolo, che però ha subito saputo conquistarsi l’amicizia del suo capo. Il giovane commissario sembra inoltre essersi un po’ addolcito grazie a Livia (Sara Felberbaum), che sa stargli accanto senza fargli pesare il suo bisogno di autonomia e libertà.
Livia è molto intelligente e le basta poco per capire che il carattere duro e scontroso che spesso manifesta il suo amato Salvo, deriva da un rapporto difficile col padre (Adriano Chiaramida), un imprenditore vinicolo che vive a pochi chilometri da Vigata, ma che per Salvo è come non esistesse. Quando il genitore va a trovare Salvo nella nuova casa, Montalbano è alla prese con un caso molto complicato, l’omicidio di un usuraio che sembrava però nascondere moventi più passionali.
Livia, che nel frattempo ha fatto amicizia con il padre di Montalbano, riesce a far confessare Salvo e capire il motivo per cui ce l’ha tanto con il genitore. Il commissario le racconta che alla morte della madre, scoprì che l’uomo, con la scusa di frequenti viaggi d’affari, passava gran parte del suo tempo con un’altra donna, con cui aveva anche dei figli. Per Salvo, quel tentativo tardivo di recuperare un rapporto con lui è solo un modo per lavarsi la coscienza, e per farsi perdonare un’infanzia vissuta senza il riferimento di una figura paterna.