VINCI CONTRO GILETTI: NON ‘SVACCHEREMO’, DA NOI CI SONO MENO RISSE. E MASSIMO: CONTANO I NUMERI
L’infelice riscontro auditel della prima puntata di Domenica Live, il nuovo contenitore del dì di festa targato Canale 5, non sembra preoccupare più di tanto Alessio Vinci, alla guida del programma insieme a Sabrina Scampini. O almeno, è quanto lascia intendere il giornalista che, pur ammettendo di aver sperato in “almeno un paio di punticini di share in più”, dichiara che gli ascolti (per ora, s’intende) non intaccheranno le sorti e la struttura del programma:
“Dobbiamo riabituare il pubblico di Canale 5 a un programma come il nostro - rivela Vinci al Corriere della Sera -Ci vuole tempo, la gente si deve fidelizzare. L’azienda ci ha dato fiducia e noi possiamo migliorare. Cercheremo di stare un po’ più attenti al sentimento popolare, a quello che le persone chiedono. Ma non ’svaccheremo’. Non richiameremo l’orchestra e i ballerini. Insomma, non tradiremo la nostra mission”.
Chi, in realtà, non ha tradito è stata Domenica In, che già alla prima “corsa” sembra aver preso nettamente le distanze dalla nuova creatura del Biscione, soprattutto con L’Arena di Massimo Giletti, che ha registrato uno share superiore al 20%. Alessio Vinci abbandona per un istante il suo solito aplomb e lancia una frecciata alla concorrenza, rea di alzare i toni a favore dello share:
“Lì c’è un pubblico consolidato, di lunga data. Poi sono programmi diversi perché io sono diverso da Giletti e la Scampini è diversa dalla Cuccarini (…) Da noi ci sono meno risse, si sfocia meno facilmente nella contrapposizione. Stiamo cercando di offrire un programma più giovane, più pop, più allegro”.
Di allegro, per il momento, c’è Massimo Giletti, che rimanda al mittente ogni possibile scusante. O vinci (toh, che crudeltà!), o perdi:
“I numeri sono la verità della tv. Gli alibi si possono sempre costruire ma i numeri sono l’unica cosa che conta. Grande rispetto per tutti e la strada è lunga. Ma la credibilità è il segno di questo successo”.