SANREMO 2013: I COMMENTI DELLE RADIO ALLA SERATA FINALE (LA PINA – DEEJAY, RENNA – RDS, BERRINO – RMC, CARLETTO, CAPUTI, PARPIGLIA – RTL 102.5, PETRA, RADIO ITALIA))
LA PINA – DEEJAY
Ecco fatto! Anche questo è andato… Mi dispiace per Maria nazionale che ho adorato ma il pezzo di Marco è fortissimo e lo sentiremo accompagnare le esterne di Maria de Filippi e gli rvm del gf per moooolto tempo ancora… La Balti era veramente una figa pazzesca … Outfit e capelli pazzeschi… Alla prossima… E speriamo nella rivoluzione che non arrivó!
ROSARIA RENNA – RDS
Ma…è già finito? Che peccato, ora che cominciavo a prenderci gusto!
Ultima puntata meno briosa e divertente rispetto a Sanremo Story, ma è normale, non ci sono più quelle canzoni così amate e conosciute e ritorna pure il meccanismo della gara. Tutti sono più tesi e formali. Cominciamo col dire che condivido il risultato finale. Ho tifato Marco Mengoni dalla prima volta che l’ho sentito cantare ad X Factor, credo sia un magnifico talento da coltivare e non osteggiare come vedo fare a tanta stampa specializzata. Mi sembra che non gli perdonino la giovane età e il grande successo: perché Marco è amatissimo e ha un gran seguito. Sarei stata contenta anche se avesse vinto Malika o Daniele Silvestri, che avrei premiato con il Mia Martini della critica. Certo le performance degli Elii e la loro Canzone mononota sono stati i momenti più godibili, esilaranti e musicalmente validi della manifestazione, ma il Premio dell’Orchestra sarebbe stato sufficiente, secondo me. Mi spiace un po’ che non ci sia stata una donna nel trio dei finalisti, ma evidentemente il pubblico e la giuria di qualità hanno deciso altrimenti. Poi desidero chiedere scusa pubblicamente a Maria Nazionale. La prima sera l’ho odiata, ora la amo. Mi cospargo il capo di cenere e mi pento con tutto il cuore: Maria, sei una grande cantante e la canzone è tutto sentimento! Come qualcuno ha scritto “Maria Nazionale non si critica, si ama”. E’ o’veero’! Interessanti gli ospiti, da Bocelli a Harding, passando per Birdy, la sedicenne inglese. Un po’ sottotono Claudio Bisio: forse quel palco per i comici è come la kryptonite per Superman. Per la prossima edizione mi sa che loro non ne avranno voglia, ma non sarebbe male ritrovare i Sandra e Raimondo 2.0. Un grande merito però glielo si deve riconoscere: hanno fatto apparire la scontata formula uomo parlante donna semplicemente portatrice di farfallina e beltà, obsoleta e antica. Speriamo nessuno abbia la tentazione di ritornarvi.
Detto questo, è stato un piacere esprimere i miei pareri sul Festival per voi, e ringrazio Davide per avermi coinvolto in questa rubrica. Grazie anche a chi mi ha letta. Vi aspetto in radio, se vi va.
LUISELLA BERRINO – RMC
Come diceva una canzone di Cocciante “Era già tutto previsto”. In effetti che avrebbe vinto Mengoni era già nell’aria da qualche giorno. La vera novità è che Elio e le storie tese siano riusciti ad arrivare sul podio: impensabile fino a qualche anno fa! Il vero divertimento per me è arrivato da loro e dalla Litizzetto. Adesso mi chiedo se sarà davvero la canzone di Marco a vincere nelle vendite e nel gradimento del dopo festival… ritengo che lì, come spesso è accaduto, parecchi cantanti si prenderanno una bella rivincita. Una potrebbe essere Malika Ayane in pole position prima dell’inizio e soprattutto prima che venisse penalizzata dalla regola delle due canzoni. La scelta di presentare due brani inediti ed eliminarne uno praticamente dopo un solo ascolto temo sia stata negativa non solo per lei ma anche per altri che avrebbero preferito passasse il turno quella eliminata. Per quanto mi riguarda la canzone di Gualazzi è stata la mia preferita da subito ma anche lui da oggi raccoglierà i frutti del suo ottimo lavoro!
CARLETTO, CAPUTI E PARPIGLIA – RTL 102.5
E anche ’sto Sanremo ce lo semo tolti… A parte gli scherzi, possiamo dire che è terminato in crescendo! Per Massimo Caputi è stata complessivamente una bella edizione, bella la miscela tra artisti in gara e ospiti, meno canzoni melense, ma più attuali. Si sapeva fin dall’inizio che la vittoria se la sarebbero giocata i Modà con Mengoni, semmai la sorpresa sono stati gli Elio e Le Storie Tese, ma fino ad un certo punto perchè era prevedibile che la giuria di qualità avrebbe votato per loro! Per me i momenti da ricordare sono i fischi a Crozza, le parole e le emozioni di Roberto Baggio, le mani sul pianoforte di Stefano Bollani, “Felicità” di Albano cantata a squarciagola da tutta l’Italia e la vittoria di Antonio Maggio tra i giovani! Per Gabriele Parpiglia, il solito romanticone, le lacrime dei vincitori nelle due categorie Marco Mengoni e Antonio Maggio. Grazie a Davide Maggio e a tutto il suo gruppo di lavoro. Per noi è stato un piacere commentarlo e abbiamo accettato immediatamente il suo invito a farlo. Sarà dura addormentarsi adesso senza avere l’impegno di scrivere queste due righe… Da Roma, ma con la testa a Firenze… Carletto ( su twitter @carlettoweb)
PETRA LOREGGIAN – RADIO ITALIA
E la finale del Festival ha regalato anche quest’anno Bianca Balti e le sue adenoidi, che l’hanno costretta a ridere di naso per la maggior parte del tempo. Si, lo confesso ho rosicato per cotanta beltà, sfoggiata anche a piedi nudi. Invidia pure per quello sciatusc ben fatto. La musica grande protagonista, era ormai cantata con passione e senza la pretesa di rovesciare le sorti di un destino già scritto. Mengoni trionfa, e si poteva immaginare, gli Elio e le storie “obese” si presentano sul palco citando Eddie Murphy e “il professore matto”, a sua volta citante le “folli notti di Jerry Lewis” in un film degli anni 60, a sua volta citato da Cincotti e Molinari ma solo nel titolo del pezzo scartato “Dr. Jekyll Mr. Hide”. Ci sono tanti palloni gonfiati a Sanremo, poi ci sono loro, gonfi solo per trucco scenico, che li mettono tutti li a apiangere contro i muri. I Modà accolgono forse con un pò di amaro in bocca quel terzo posto. In generale è stata la finale della musica, quella cantata senza ansia da prestazione, quella che personalemte ho preferito. Tanto si sa da sempre, la vittoria quella vera arriverà con il tempo, con le radio e le sue scelte, con i dischi invenduti, con i video scaricati e top trend di twitter. Se non sarà Sanremo, si rasserenerà.