GLEE CHIUDE?
C’era una volta il McKinley High School, un professore di spagnolo desideroso di realizzare un sogno e un gruppo di ragazzi dalla voce portentosa e dalle personalità spiccate desideroso di esibirsi sul palcoscenico e aggiudicarsi un Campionato Nazionale. Iniziava così l’avventura di Glee, il teen drama di Ryan Murphy distintosi, nel corso degli anni, per originalità e ironia. Si sa, il tempo è traditore e Glee, con lo scorrere delle stagioni e delle puntate, inizia a perdere mordente e appeal, schiavo di stereotipi e cliché sempre più rigidi e banali, al punto da spingere i suoi “papà” Ryan Murphy, Brad Falchuck e Ian Brennan a pensare di non rinnovare la serie per una quinta stagione.
Stando a quanto rivela Perez Hilton, malgrado alcuni membri del cast, Lea Michelein primis, abbiano già firmato il contratto e, malgrado le nuovissime idee annunciate da Murphy in merito al prosieguo dell’avventura dei suoi ragazzi, la Fox attende ancora la conferma dei deus ex machina della serie sulla messa a punto della quinta stagione di Glee; conferma che, se non dovesse arrivare, metterebbe a rischio la realizzazione stessa delle avventure del glee club più famoso del piccolo schermo. E così, mentre la Fox aspetta e i creatori tentennano, il The Glee Project, il talent show atto a rintracciare nuovi membri da inserire nel cast, è stato momentaneamente cancellato. Che fare?
Quei personaggi e quelle dinamiche così originali e intriganti all’inizio della serie sono finite per amareggiare e deludere i suoi seguaci: si passa dalla versione abominevole e spassosa di Sue Sylvester a una più blanda e tediosa; da un Will Schuester propositivo e umile a un vanaglorioso e arrivista “politico in ascesa”; da un Blaine Anderson devoto e innamoratissimo del suo Kurt a un ragazzo infedele e insicuro e, soprattutto, da un’affascinante quanto egoista Quinn Fabray a un’ex cheerleader amante del sesso…con le donne.
Sarà per i nuovi impegni seriali di Murphy, American Horror Storysu tutte, sarà per quella forzata vena gay-friendly che ha finito col contaminare eccessivamente l’intero show o sarà la semplice mancanza d’inventiva su un filo narrativo non particolarmente forte, ma Glee ha deluso e neanche la trasferta newyorkese e le ingenerose partecipazioni di Sarah Jessica Parker e Kate Hudson sono riuscite a risarcirlo di un plot debole. Glee meriterebbe di proseguire la sua avventura o sarebbe meglio assistere alla sua chiusura, consci degli scarsi sviluppi a cui potremmo assistere in futuro? In entrambi i casi, Glee è riuscito a rivoluzionare il genere sottovalutato e scintillante dei musical e, anche se seguisse il dirimpettaio Smash nella chiusura, meriterebbe un finale dignitoso e non appena abbozzato come avvenne per Ugly Betty e altre numerose serie dalle ali spezzate e dalle trame infrante.