ROBERTO BENIGNI: DOPO LA PIU’ BELLA DEL MONDO E TUTTO DANTE, IN TV ANCHE I DIECI COMANDAMENTI?
Gli snob dicono che la tv è una cattiva maestra, ma la verità è che è come una maestra e basta: insegna un sacco di cose, anche quelle che bisognerebbe imparare a conoscere sui banchi di scuola. Era così ai tempi di Alberto Manzi con Non è mai troppo tardi, che cercava di porre rimedio all’alto analfabetismo, ed è così con l’alta cultura che viene portata oggi in tv per far avvicinare i telespettatori ai classici.
Ma il problema è che, proprio come a scuola, se la materia è pesante difficilmente verrà digerita, soprattutto quando ne viene offerta troppa tutta insieme. Ed è per questo che il Tutto Dante 2012 di Roberto Benigni, trasmesso lo scorso febbraio su Rai2, è stato un sonoro flop: la macedonia di satira, politica e altissima cultura non ha avuto il successo sperato. Molto meglio allora una singola serata come quella dedicata alla Costituzione italiana, La più bella del mondo, che ha raccolto un gran successo facendo fare a Benigni il pieno di consensi. E lui, il comico toscano che faceva tanto ridere e ora sembra più un pedagogo, lo sa, tanto da voler bissare la serata evento, stando a quanto leggiamo su La Repubblica, con uno speciale su I Dieci Comandamenti.
“All’inizio doveva essere il saluto alla nazione di un pagliaccio nei giorni prenatalizi. Poi qualcuno ha preso sul serio la battuta”, dichiara il Premio Oscar.
Insomma, non è bastato il Tutto Dante televisivo a ridimensionare la sua nuova mission. E anche per quest’estate Benigni metterà in piedi il suo spettacolo, che avrà luogo dal 20 luglio al 6 agosto come di consueto a Piazza Santa Croce a Firenze (quello dello scorso anno è stato poi proposto in tv). D’altronde, come dice lo stesso Roberto, “TuttoDante mi è stato richiesto ovunque, dalla Corea ai paesi africani, come se fosse una ventata fresca che abbatte le frontiere”.
A sbagliarsi, dunque, sono stati i telespettatori italiani? Ma il cliente non aveva sempre ragione? Per quanto il tubo catodico sia ormai il mezzo attraverso cui tutto arriva alla gente, il non luogo dove ogni cosa se c’è lì allora esiste davvero, forse si comincia solo a sentire il bisogno che certi argomenti si facciano amare nei luoghi giusti dalle persone giuste. E che i comici facciano quello che sanno fare meglio: far ridere. Che ce n’è bisogno.
11 giugno 2013 alle 20:03